La ripresa del trasporto merci su strada è il contenuto della
lettera che Cna-Fita – l’Unione che associa in Italia oltre 35 mila imprese di autotrasporto per conto terzi –
ha inviato al ministro dei Trasporti Toninelli nei giorni scorsi. Cinque, in
tutto, i punti programmatici della missiva finalizzati a superare le tantissime
criticità di questo settore.
Si comincia dalla Delega ai Trasporti. Allo stato attuale
manca un Sottosegretario di riferimento e sono diversi gli impegni urgenti da
affrontare. Un esempio è la conferma anche nel 2019 delle detrazioni
forfettarie a 51 euro e l’avvio dei quattro tavoli di lavoro per la riforma del
settore. Altro tema importante riguarda la riduzione del costo del lavoro. La
richiesta di Cna-Fita è la reintroduzione della decurtazione del 16,8% sul
premio Inail dovuto dalle imprese sulle retribuzioni dei propri autisti, nonché
una riduzione sostanziale delle imposte sul gasolio per autotrazione.
Annosa e rimasta ancora irrisolta è la questione dumping
delle imprese estere, a causa della quale le nostre imprese, già alle prese con
costi di gestione tra i più elevati, perdono quote importanti di mercato
europeo e internazionale. Allo scopo di contrastarlo efficacemente, Cna-Fita
chiede su di esse maggiori controlli e l’attuazione delle proposte di modifica
al Reg. UE n. 1072/2009, che prevedono tra l’altro misure più restrittive sul
cabotaggio stradale di merci su strada.
Un altro punto importante a tutela degli autotrasportatori
italiani e degli operatori del trasporto con bisarca è un Piano straordinario della mobilità. L’obiettivo è
garantire la circolazione regolare dei veicoli pesanti e una velocità commerciale
in linea con quella europea in grado di portare vantaggi economici e dal punto
di vista della sicurezza e dell’ambiente. Un’idea concreta è, ad esempio, la
realizzazione di un archivio nazionale delle strade che dia la possibilità agli
autisti di individuare i percorsi più adatti per il proprio mezzo e consenta
una programmazione delle manutenzioni.