Mentre lo scandalo dei test fumi di scarico su uomini e
scimmie delle case automobilistiche Wolkswagen, Daimler e BMW sta
monopolizzando in questi giorni l’attenzione di media e opinione pubblica
internazionali, buone notizie arrivano invece dall’autotrasporto italiano per quanto riguarda il livello di
inquinamento atmosferico prodotto dai camion nel nostro Paese.
Secondo un’analisi del Centro Ricerche Continental Autocarro
condotta sulla base dei dati del Ministero dello Sviluppo Economico, le emissioni
di Co2 provocate dall’utilizzo di idrocarburi dei veicoli industriali sono
ulteriormente diminuite nel 2017, confermando il trend degli ultimi anni (fatta
eccezione per il 2015). Rispetto al 2016, infatti, esse sono calate di quasi 2,5
milioni di tonnellate, ovvero il 2,6% in meno.
Consistente è stato il calo registrato lo scorso mese di
dicembre, un periodo segnato solitamente da un maggior traffico a causa delle
festività, ovvero -7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad
incidere in maniera significativa è stato soprattutto un maggior impiego di
mezzi pesanti di ultima generazione, caratterizzati da motori e componenti
ecosostenibili e a basso impatto ambientale.
Quello del continuo abbassamento del livello di inquinamento
è un dato oggettivo che assume ancor più rilevanza se confrontato con il
traffico in autostrada in Italia: stando ai dati elaborati da Aiscat –
Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori – il traffico
dei veicoli pesanti, compresi quelli adibiti al trasporto autoveicoli, è aumentato da gennaio a settembre
2017 del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.