Nuovo fermo per l’autotrasporto
italiano: proclamato per agosto un nuovo sciopero nazionale dei servizi trasporto
su gomma conto terzi. Ad annunciarlo sono state le associazioni di categoria
Confartigianato Trasporti e Unatras per i giorni dal 6 al 9 agosto. La comunicazione,
inviata regolarmente alla Commissione di Garanzia degli scioperi nei servizi pubblici
essenziali (CGSSE), ha ricevuto il sostegno anche delle altre sigle, ovvero
Assotir, CNA FITA, FIAP, SNA Casartigiani e UNITAI.
Una decisione univoca, motivata soprattutto da ragioni di
carattere fiscale, perché a far scatenare il “casus belli” è stata l’impossibilità
di fruire delle deduzioni forfetarie per le spese non documentate in occasione
della dichiarazione dei redditi per l’anno 2017. In effetti, nonostante sia
ampiamente scaduto il termine per la denuncia dei redditi 2018, l’Agenzia delle
Entrate non ha ancora provveduto a pubblicare gli importi delle deduzioni,
costringendo le imprese a rimandare il pagamento delle tasse.
Ma questa non è l’unica motivazione che ha spinto il comparto
a proclamare lo sciopero nazionale, perché le associazioni di categoria
denunciano una certa indifferenza nei loro confronti da parte del governo, più
volte invitato formalmente a riceverle senza mai avere un riscontro. Ci sono
poi ancora questioni pendenti come la ripubblicazione dei costi minimi di
sicurezza e il rispetto dei tempi di pagamento.
La decisione di fermare i servizi di autotrasporto merci per
conto terzi ad agosto, che riguarda ovviamente anche il trasporto bisarca, avrà sicuramente conseguenze pesanti per
i cittadini italiani ma anche per i tanti turisti in visita nel nostro Paese,
considerata la particolarità e l’importanza del periodo dal punto di vista
economico.