L’Austria è pronta ad infliggere l’ennesimo duro colpo all’autotrasporto italiano. In questi
giorni, infatti, il Parlamento del Tirolo varerà ulteriori provvedimenti di
limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti in transito sull’asse del Brennero,
seguendo un cronoprogramma che limiterebbe in maniera considerevole il flusso
di veicoli e merci da e per l’Italia a partire dall’estate 2019. Facile immaginare
quali conseguenze negative per le imprese italiane.
In effetti, l’inasprimento di divieti e limitazioni
interesserebbe diverse tematiche: l’ estensione del divieto settoriale ad altre
merci (legno, prodotti della chimica-plastica; metalli, macchinari e
apparecchiature), i divieti di sabato nei mesi di gennaio e febbraio, le
restrizioni del divieto notturno per merci deperibili ed intensificazione del
sistema contagocce in particolari giornate; ma l’aspetto più contraddittorio è
quello che riguarda le limitazioni di traffico anche per i veicoli Euro VI,
ovvero quelli di ultima generazione con minimo impatto ambientale.
L’ennesima iniziativa unilaterale dell’Austria sembrerebbe quindi
indirizzata a colpire la competitività delle aziende esportatrici italiane e
non solo dei nostri autotrasportatori.
Dal Brennero, corridoio principale per raggiungere i mercati del Centro e Nord
Europa, passa il 70% dell’export nazionale: un aspetto questo che non va
assolutamente sottovalutato, considerando che l’attuale infrastruttura
ferroviaria non consente di incrementare lo shift modale.
Ad alzare la voce è soprattutto ANITA, che chiede un urgente
e deciso intervento sull’Austria e sulla Commissione Ue da parte del ministro
dei Trasporti e delle Infrastrutture Toninelli affinché venga scongiurata l’adozione
di simili provvedimenti.