Gli italiani e i milioni di turisti stranieri in Italia in
questo periodo possono tirare un sospiro di sollievo: l’autotrasporto italiano ha deciso di revocare lo sciopero
previsto per i giorni 6-9 agosto indetto inizialmente dalle principali
associazioni di categoria per la questione deduzioni forfettarie e per la
scarsa disponibilità del Governo a sedersi a un tavolo di concertazione.
Scongiurato quindi il rischio del mancato approvvigionamento dei
beni di prima necessità in questo periodo particolarmente affollato per le
nostre località turistiche ma attenzione: tutto è stato rinviato all’ultima
settimana di settembre. A sbloccare la situazione di stallo è stato il ministro
delle Infrastrutture e Trasporti Toninelli, che si è impegnato a incontrare in
prima persona i rappresentanti del comparto a settembre per discutere delle
tante problematiche che affliggono soprattutto le piccole e medie imprese.
Il tema principale, come detto, riguarda gli importi delle
deduzioni forfettarie relative ai redditi 2017: l’obiettivo è riportare gli
attuali 38 euro ogni giorno ai 51 euro degli anni scorsi, e per questo l’impegno
del Governo sarà quello di reperire risorse aggiuntive prima della scadenza del
termine di pagamento delle tasse fissato al 20 agosto 2018. Ma le questioni
sulla quale bisognerà discutere sono molteplici e tutte ugualmente importanti,
a partire dalle accise sul gasolio per le quali si chiede una riduzione
ragionevole al fine di garantire competitività alle imprese italiane del
trasporto merci su gomma e dello stesso trasporto auto.
In sostanza, l’iniziativa delle associazioni di categoria di
posticipare il fermo nazionale può essere considerata una tregua tra le parti
ma che somiglia molto a una sorta di ultimatum per il Governo, al quale è stato
affidato il non facile compito di stabilire regole precise in grado di
rilanciare un comparto fondamentale per il bene della nostra economia: in caso
contrario, i camionisti saranno pronti a incrociare le braccia con notevoli
disagi per milioni di cittadini.