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Autotrasporto e futuro: al via la formazione per i giovani

05/01/2017
Autotrasporto e futuro: al via la formazione per i giovani

Elevare il livello di professionalità prestando particolare attenzione alle nuove sfide che contraddistinguono il comparto logistica su strada: è questa la finalità del protocollo d’intesa firmato al Ministero Infrastrutture e Trasporti e sostenuto fortemente dall’Albo Autotrasportatori. Un accordo che dimostra come l’autotrasporto italiano abbia deciso convintamente di guardare al futuro.

 

Più volte abbiamo segnalato la criticità del mestiere dell’autotrasportatore, intesa non solo da un punto di vista economico ma anche da quello strettamente operativo: motivi che giustificano la necessità di rendere ulteriormente qualificata questa figura professionale. Ecco perché l’intesa siglata, alla quale hanno aderito anche le associazioni di categoria, quelle delle autoscuole e le associazioni costruttori, è un primo passo del lungo processo di preparazione e specializzazione del camionista. Per questo è fondamentale puntare a giovani motivati ad imparare questo lavoro, tanto duro quanto indispensabile per la società.

 

Grazie all’accordo saranno formati in tutto 1000 giovani, chiamati a rispondere adeguatamente e responsabilmente alle nuove sfide del trasporto su gomma, soprattutto in termini ambientali e tecnologici. Aspetto, quest’ultimo, che dovrebbe vederli avvantaggiati, considerata la loro propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie.

 

Entrando nel dettaglio, vediamo in che modo i diversi attori che hanno aderito a questa iniziativa forniranno il loro contributo. Partiamo dall’Albo Autotrasportatori, il cui compito principale sarà quello di finanziare in parte il costo per il conseguimento delle patenti superiori e del CQC, ovvero il Certificato Qualificazione Professionale; un compito importante corroborato da quello delle autoscuole italiane, pronte ad offrire tariffe agevolate per l’ottenimento delle stesse. Decisivo sarà anche l’intervento delle associazioni costruttori (Anfia e Unrae), che dovranno illustrare le nuove caratteristiche tecnologiche e ambientali dell’intero settore nelle scuole secondarie, ma fondamentale sarà soprattutto quello delle associazioni di categoria, impegnate a fornire la formazione all’interno delle stesse imprese di autotrasporto.

 

Insomma, il progetto di formazione di nuovi autotrasportatori, che vede in primo piano anche il trasporto con bisarca, può essere considerata indubbiamente un’iniziativa dovuta e indispensabile, in quanto indirizzata ad aumentare il livello di produttività e competitività di un settore determinante per le aspettative di crescita del nostro sistema economico e produttivo.

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